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    DISFUNZIONI SESSUALI MASCHILI


    Disfunzioni Sessuali Maschili


    Dite basta ai problemi intimi


    Il principale ostacolo alla cura delle disfunzioni sessuali maschili è certamente la riservatezza che copre questa particolare categoria di problemi e che finisce per costringere i tanti che ne sono affetti a convivere con situazioni di estremo disagio, quando magari basterebbe l’intervento di un medico specialista per indirizzarsi verso una piena guarigione e dunque verso il recupero di una vita sessuale normale e soddisfacente. Neppure la disinformazione è da sottovalutare, in questo campo: spesso pregiudizi radicati impediscono a chi soffre di patologie andrologiche di cercare e pretendere una soluzione scientifica ai propri problemi.


    Un andrologo su cui fare affidamento


    La migliore reazione a uno scenario come quello appena delineato è certamente costituita dall'affidamento a un medico specializzato in andrologia, quella branca della medicina che si occupa della cura di tutte le patologie e le malformazioni dell’apparato genitale maschile, sia mediante terapie di tipo farmacologico, sia con interventi chirurgici (che oggi sono resi molto più agevoli dall’introduzione di nuove tecnologie come il laser).


    Specializzazioni del medico


    Il Dottor Diego Pozza è uno dei massimi esperti di andrologia operante nella città di Roma, ma è anche specializzato in:

    • endocrinologia;
    • oncologia;
    • chirurgia generale;
    • andrologia.

    Attivo da ormai più di 25 anni nel trattamento dei problemi patologici o malformativi dell’apparato genitale maschile, tra cui disfunzioni erettili e sessuali in generale, sterilità, tumore alla prostata, ipertrofia prostatica.

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    FARMACI PER L'EREZIONE


    Farmaci per l'Erezione

    Il 31.03.1998 rappresenta una data storica per la terapia andrologica e corrisponde alla data di commercializzazione negli USA del VIAGRA ( Sildenafil).

    Si tratta di una sostanza che inibisce un enzima, la 5-FOSFODIESTERASI, presente nelle strutture vascolari dei corpi cavernosi, determinando un importante e massiccia vasodilatazione del sistema arterioso dei corpi cavernosi del pene. In tale modo si ottiene una veloce riempimento delle strutture cavernose con conseguimento di una buona-ottimale rigidità e mantenimento tanto da permettere un valido rapporto sessuale.

    Il paziente assume una compressa, che viene assorbita a livello gastro-intestinale (in genere nel giro di 30-60 minuti) e, in risposta ad uno stimolo sessuale (psicologico o fisico), si determina una vasodilatazione arteriosa tale da innescare una valida erezione.

    Con l’orgasmo e la eiaculazione il pene ritorna in stato di flaccidità ma capace di rispondere ad ulteriori stimoli sessuali per un periodo di tempo di circa 12-18 ore.

    VIAGRA< (Sildenafil) viene trasportato a tutti i distretti dell’organismo determinando un effetto vasodilatatore locale ( arrossamento del volto, senso di cefalea o testa pesante, naso chiuso, bruciori gastrici, aumento della frequenza dei battiti cardiaci, formicolii agli occhi, diarrea..) presente in una variabile percentuale di casi.

    Il Viagra determina anche una vasodilatazione coronarica e non deve essere assunto da pazienti che già devono utilizzare farmaci coronaro-dilatatori ( Nitroglicerina, Pentaeritrile tetranitrato, Isosorbide mononitrato, Isosorbide dinitrato, Isosorbide dinitrato+pentaetrile tetranitrato, Sodio nitroprussiato, Eritrile tetranitrato, Tenitramina), per evitare un effetto di sommazione farmacologica. Al di là di queste limitazioni, il Viagra non ha alcun effetto nocivo sul sistema cardiaco, anzi ha effetti positivi sul sistema circolatorio.

    Il CIALIS (Tadalafil) ha un tempo di assorbimento lievemente minore, un effetto erettile lievemente inferiore ma una durata di 48-72 ore. Per questo viene preferito dai maschi con rapporti sessuali stabili e continui. Tra gli effetti collaterali vanno registrati dolori muscolari, tipo crampi.

    Il LEVITRA (Vardenafil) ha una azione estremamente rapida, una buona risposta erettile ma una durata più breve 6-8 ore.

    I pazienti possono fare uso di tali farmaci anche con frequenza giornaliera senza averne alcun disturbo. Si ritiene che tali farmaci debbano essere prescritti da un Medico che conosca i farmaci assunti dal paziente. Il loro uso, anche saltuario, deve essere riportato al Medico o Cardiologo che faccia una nuova prescrizione terapeutica cardiocircolatoria. Altre ricerche sono in corso per trovare farmaci che migliorino la circolazione arteriosa peniena. E1, o le compresse di Viagra, Cialis o Levitra con buona soddisfazione.

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    CURARE L'INDURATIO PENIS PLASTICA


    Curare l'Induratio Penis Plastica (I.P.P.)


    La Chirurgia

    1. Se l'erezione è valida si può intervenire con il semplice obiettivo di eliminare la curvatura; si fa quindi una "corporoplastica", con un certo accorciamento dell'asta.

    2. Si può intervenire anche asportando la placca e sostituendo il tessuto albugineo con del materiale proprio (autologo) quali mucosa del prepuzio, cute, dura madre o parete venosa, oppure con materiale derivante da altre specie animali (eterologo). Dopo questa chirurgia che mantiene la lunghezza dell'asta ci può essere un certo decadimento della erezione.

    3. Risultati migliori in termini di mantenimento della funzione erettile si possono ottenere introducendo nei corpi cavernosi dei sottili elastomeri in silicone. Dopo la escissione della placca il paziente ha una migliore erezione.

    4. Nei casi in cui accanto alla placca con la relativa curvatura sia compromessa notevolmente la funzione erettile, non più ripristinabile con Viagra o PGE1, l'inserimento di un sistema protesico malleabile o idraulico consente i risultati più soddisfacenti.

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    • PRIAPISO

    PRIAPISMO


    Trattare il Priapismo

    Il priapismo ( dal personaggio mitologico di Priapo, con un pene molto dotato e perennemente in erezione) può essere definito come la comparsa di una erezione a prescindere da stimoli sessuali e che persiste nel tempo anche dopo l’eiaculazione .


    Le cause del priapismo sono molteplici (leucemia, anemia falciforme, traumi perineali, lesioni neurologiche, lesioni midollari, infiltrazioni neoplastiche, psicofarmaci, stupefacenti, etc) .


    La causa più frequente è legata alla iniezione intracavernosa di farmaci vasoattivi che determinano una erezione per iperafflusso arterioso.


    Tale metodica dovrebbe consentire di avere una erezione per circa un’ora, tale da consentire un rapporto sessuale soddisfacente. Per particolare sensibilità, errato dosaggio e situazioni concomitanti l’erezione può durare molto di più , automantenendosi nel tempo.


    Si ritiene che una erezione non dovrebbe durare più di 6-8 ore perchè si potrebbero produrre delle lesioni tissutali da scarsa ossigenazione, capaci di produrre fibrosi del tessuto cavernoso con danni irreversibili.

    
                                    

    Nei casi di priapismo da iperafflusso l’iniezione intracavernosa di noradrenalina può determinare una occlusione arteriosa con ritorno allo stato di flaccidità.


    In altri casi da ostruzione venosa la puntura del pene con aspirazione di 50-100 cc di sangue può liberare il meccanismo veno occlusivo e portare alla flaccidità. In certi casi si deve intervenire chirurgicamente.